claudia

Per la donna dei giorni nostri prendiamo ad esempio un trucco sposa. La sposa deve essere truccata alla perfezione ma in modo così fresco e naturale da sembrare a viso pulito. Tranne gli occhi, o meglio le ciglia, che stanno bene se sono scure e folte, quasi fossero finte” La pelle del viso deve essere luminosa, lo sguardo profondo e le labbra scintillanti… il tutto dovrà rispecchiare il suo stato d’animo: emozionato e forse anche un po’ commosso, ma soprattutto raggiante e profondamente felice.

I simboli del trucco degli anni 60 sono stati: occhi esagerati grazie all' uso eccessivo di mascara; l' uso estremo di eyeliner e le ciglia finte . Inoltre,la matita bianca è stata utilizzata per ridefinire i confini dell' occhio e per ridisegnarlo poi con ombre scure ed eyeliner. Le labbra erano pallide o brillanti e le sopracciglia erano molto naturali, lunghe e voluminose.

..... e ciliegina sulla torta, giusto per rendere il tutto ancora più sexy e femminile: il neo disegnato!

....la bocca invece deve essere rigorosamente rosso fuoco e le labbra ben marcate per ingrandirle ulteriormente.....

......la linea di eyeliner deve essere nera, netta, e finire con una riga all’insù, per dare l’effetto occhi da cerbiatto. Proprio in questo periodo si inizia ad usare il piegaciglia, che serve per curvare verso l’alto le ciglia, il tutto accompagnato da una dose massiccia di mascara......

La pelle deve essere impeccabile, quasi di porcellana, con giusto un tocco di blush rosa chiaro sulle guance, per esaltare il tutto. Le sopracciglia invece, sono ben delineate, a forma di “ala di gabbiano“: un arco perfetto, che a partire dal centro dell’iride, curva nettamente verso il basso......

Il trucco degli anni Quaranta era molto naturale. Le ciprie corrispondevano rigorosamente all’incarnato della pelle e al massimo donavano un bagliore roseo alle gote. Per ottenere questo effetto veniva usata una base leggermente più scura e successivamente una polvere che non si discostasse più di tanto dalla carnagione di partenza. Per ottenere un look naturale le tinte più usate per i rossetti erano il rosso rosato e il rosa brillante. Per gli occhi gli ombretti più in voga erano il marrone scuro o il nero con un tocco di eyeliner per valorizzare lo sguardo.

All’inizio degli anni Trenta era in voga la carnagione di un colorito tendente al bianco pallido o l'incarnato avorio, con un tocco di colore rosa sulle guance. Dalla metà degli anni Trenta le donne propendono sempre per l’ avorio in differenti tonalità: del rosa, dall’azzurro all’ arancione ma anche le sfumature del lampone, del giallo o del rosso porpora. Sulla palpebra le donne applicavano in genere diverse sfumature, che spaziavano dal blu, al viola, verde, marrone e rosa orchidea. Le bionde preferivani il blu, il verde o il viola brillante per ravvivare lo sguardo mentre le brune utilizzavano un unguento nero con delle sfumature di viola per ottenere uno sguardo misterioso ed esotico

Gli anni ’20 sono gli anni del grande cinema muto; il trucco in questo periodo è molto importante per due motivi ben precisi: Il cinema è muto, quindi l’interpretazione degli attori si basa sull’espressività del viso, che viene accentuata col trucco che mette in evidenza occhi e labbra. Il trucco non viene più visto come una roba da donne poco perbene ma diventa un simbolo dell’emancipazione femminile.