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Lavorando come Fotografo da molto tempo ho avuto modo di sperimentare diversi tipi di illuminazione. Una discreta quantità di fonti di luce.

Voglio spendere qualche parola su questo argomento per cercare di aiutarvi a comprendere alcuni elementi di base sul colore della luce artificiale.

Una Fotocamera Digitale è quasi sempre in grado di compensare a livello visivo e cromatico molti tipi differenti di luce, ma c'è anche da dire che la maggior parte delle fotocamere (sia con sensore che con pellicola) hanno problemi quando i colori della luce (temperatura del colore) che si mescolano sono tendenzialmente chiari.

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1. Ufficio illuminato con luci miste a fluorescenza (neon) e tungsteno (lampada da tavolo)

Ad esempio se ci troviamo a realizzare il nostro Servizio Fotografico in un ufficio dove l'illuminazione è composta da tubi fluorescenti, magari con qualche lampada da tavolo di quelle classiche – con lampadina al tungsteno – il risultato dello scatto potrebbe non essere gradevole o quantomeno non sarà di certo fedele a quello che vedono i nostri occhi.

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2. La stessa immagine illuminata rispettivamente con luce flash, luce a fluorescenza e luce tungsteno

L'occhio umano è in grado di interpretare una quantità infinita delle informazioni raccolte visivamente ed in maniera molto estesa perché il nostro cervello ce lo permette.

I nostri occhi, quindi, possono vedere in maniera uniforme una scena come quella descritta sopra o in generale di un Set Fotografico anche se questa è illuminata con fonti di luce di diverso tipo.

Ma quello che i nostri occhi vedono non apparirà allo stesso modo sul visore della nostra macchina fotografica digitale o sul monitor del nostro computer.

Perchè la macchina fotografica – a pellicola e/o a sensore – vede in maniera differente.

Quindi l'immagine "catturata" dalla fotocamera avrà colori diversi da quelli da noi percepiti.

Per non parlare poi di quanto questa differenza sarà ancora più evidente in fase di stampa.

Il risultato che si avrà sulla carta sarà di certo molto diverso da quello che noi abbiamo visto e interpretato con gli occhi.

Io personalmente tra tutte le luci quella che preferisco utilizzare è la luce del Flash. Parlo di Flash professionali per la Fotografia monotorcia oppure con generatore.

Di certo illuminare la scena con una lampada a luce continua, magari a temperatura uguale a quella diurna, sarebbe più comodo perchè così l'unica cosa che mi resterebbe da fare sarebbe quella di regolare la posizione della luce.

Però mi perderei tutti i vantaggi che si hanno con un l'Illuminazione Flash. Non avrei la possibilità di avere altri tipi di controlli.

Utilizzando un Flash Fotografico si può controllare la potenza della luce oltre a poter manipolare il "carattere" della luce (direzione, quantità, qualità).

Un professionista ha effettivamente bisogno di avere a sua disposizione questa specie di controlli.

La potenza del Flash, la luce pilota, la possibilità di tenere spenta e/o accesa la lampada pilota durante lo scatto, la possibilità di condividere e sincronizzare altri flash attraverso un comando radio etc. sono elementi irrinunciabili per un Fotografo Professionista.

Non tutti (ma quasi tutti) gli Illuminatori Flash prevedono questo tipo di controlli. Gli illuminatori Flash Professionali di sicuro devono averli per forza.

La cosa più importante di cui preoccuparsi quando si usano i Flash è quella di poter disporre di un potenziometro per regolare la loro potenza.

Il massimo è se questo permette di controllare gli illuminatori in maniera asimmetrica (cioè regolare la potenza delle singole lampade ad una ad una in maniera indipendente)

Alcuni Flash (magari meno costosi) pur essendo equipaggiati di potenziometro prevedono solo un unico controllo per tutte le lampade. Ma già questo può andare bene!

Di certo è la cosa più importante da verificare quando si decide di acquistare un Flash Fotografico è che abbia tra le caratteristiche questa funzione.

Uno dei principali motivi per i quali ritengo che il controllo della potenza della luce è così importante è perchè, per esempio, volendo diffondere la luce del Flash, applicando un diffusore di vario tipo (ombrelli, soft box o altro) al fine di creare una luce uniforme, con riflessi meno evidenti e con ombre più morbide, allora la potenza singola del Flash diventa un fattore essenziale da tenere sotto controllo.

La Luce del Flash Fotografico

La Luce Flash viene creata da una scintilla che passa attraverso un tubo di gas Xenon.

Questa è la ragione per cui la luce ha una durata breve, circa 1/1.000 di secondo.

Ma a volte, questa velocità di durata del lampo può raggiungere 1/50000 di secondo (ecco perchè i diversi modelli e le diverse marche di Flash hanno costi significativamente diversi l'uno dall' altro).

Significa che utilizzando questo tipo di luce per fare gli scatti fotografici non sarà necessario utilizzare un treppiede per tenere ferma la fotocamera. La rapidità del lampo congelerà le immagini. L'immagine apparirà ferma anche se il nostro soggetto è una ballerina che fa le piroette e/o una goccia'acqua che cade in un bicchiere.

Anche lavorando a mano libera, cosa molto gradita ai Fotografi di Ritratto o di Moda, quindi, si otterranno immagini ferme, non mosse.

Un'altra caratteristica meravigliosa dei Flash Fotografici è che la loro temperatura di colore è molto ma molto vicina a quella della luce diurna media (del sole a metà giornata) .

Ciò permette di poter abbinare la luce del giorno proveniente ad esempio da una finestra a quella di una fonte di luce Flash posta all'interno della stanza.

L'illuminazione Flash ha uno "spettro continuo". Così come la lampada al tungsteno della quale farò cenno dopo.

Significa che se proiettate la luce proveniente da una qualsiasi di queste due fonti attraverso un prisma queste creano un arcobaleno uniforme dove non ci sono zone nere oppure la luce devia. Esattamente come fa la luce del sole in una giornata di pioggia.

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3. L'arcobaleno naturale. La luce del sole viene "filtrata" scomponendosi nei colori dello spettro visibile.

Se le luci non hanno appunto uno spettro continuo ciò può causare che i colori vengano riprodotti in maniera imprecisa anche quando ad occhio nudo tutto sembrerebbe invece perfetto.

La Luce del giorno (sole)

La luce del giorno (quella del sole) ha lo straordinario vantaggio di essere disponibile a tutti e gratuitamente.

E'facile da utilizzare: non c'è bisogno di installare alcunchè e nemmeno di previsualizzare la scena come si farebbe con il flash.

Però la luce del giorno è oggettivamente difficile da controllare. Questa cambia continuamente nell'arco delle 12 spostandosi continuamente da una parte all'altra del Set Fotografico e cambiando di colore.

Certo è che se siete "fortunati" di trovarvi all'ora giusta nel posto giusto allora non ci sarà nulla di così eccezionale come scattare le Vostre Fotografie con la luce del sole.

A me piace molto in una location esterna miscelare la luce del giorno con la luce del Flash. Di solito la utilizzo per creare una luce morbida che ancora brilla.

Utilizzare un illuminatore a Flash come riempimento sotto la luce del sole rappresenta un modo staordinario per scattare le foto.

Le Luci al tungsteno

Sono le luci di casa o, se avete dimistichezza con il Set fotografico, sono quelle lampade arancioni a forma (quasi) di imbuto.

Questo tipo di lampada ha un filamento di tungsteno e il filamento si trova all'interno di una lampadina.

Le lampadine di casa vostra, con molta probabilità, sono luci al tungsteno a meno che non abbiate installato quelle a basso conumo energetico.

Queste lampade sono state pensate appositamente per essere utilizzate nelle riprese filmate (cinema e televisione) ed erano state concepite per funzionare a temperature molto elevate.

Il problema è che se si decide di utilizzare questo tipo di luce (luce calda), abbastanza economica, per fotografare dopo qualche tempo questa comincerà a cambiare colore.

Esistono anche bulbi a tungsteno per uso domestico che possono essere utilizzate per la fotografia.

Questi sono molto più economici e possono essere un ottimo strumento per imparare le basi dell'illuminazione fotografica, ma, come abbiamo detto, non avendo la stabilità del colore non sono l'ideale per un uso professionale.

Le Lampade al Quarzo

Se proprio si vuole utilizzare una luce continua a temperatura calda (ca. 3500°K) sarebbe meglio utilizzare le lampade al quarzo. Non di molto più costose di quelle a tungsteno.

Sono certamente più utili!

Le lampade al quarzo garantiscono, a differenza di quelle a tungsteno, un colore stabile per un certo tempo che varia da 50 a 80 ore di accensione. Un buon tempo se si avrà cura di spegnerle quando non si utilizzano. Anche perchè consumano molta energia elettrica (800 / 1000 w).

Queste lampade erano fantastiche da utilizzare con la pellicola.

Si potevano realizzare immagini con esposizioni multiple di più di un minuto e non c'era bisogno di accenderle tutte nello stesso momento.

Una volta presa l'abitudine ad utilizzare queste luci (io usavo il timer dell'ingranditore) potevo sincronizzarle in posizioni diverse e con tempi diversi per illuminare zone differenti del soggetto. In qualche occasione ho tenuto aperto l'otturatore per più di 15 minuti mentre vagavo nel buio in modo da poter controllare i diversi momenti dello scatto.

Anche se con una fotocamera digitale non si può lavorare nello stesso modo, è possibile però utilizzarle per fare alcuni scatti di still-life.

In questo caso bisognerà però stare attenti ad eliminare qualsiasi altra sorgente luminosa in modo da non inquinare il colore.

Un'altra cosa che si dovrà considerare è che queste luci producono una grande quantità di calore. Quindi oltre ad essere più facili da usare in inverno che d'estate :-) bisognerà davvero stare attenti a non ustionarvi in maniera seria o addirittura a provocare incendi.

Bisognerà attrezzarsi con stands appositi per sostenerle e, purtroppo, non si potranno scattare immagini senza usare un treppiede oppure mettendo in conto il rischio di effetto mosso. L'esposizione delle immagini sarà spesso superiore ad 1/30 di secondo che è un tempo troppo lungo per poter scattare a mano libera.

Ovviamente queste luci non sono così pratiche come i Flash Professionali, ma hanno il vantaggio di essere molto ma molto più economiche.

Si potrà vedere la luce chesi sta utilizzando per fotografare rendendo così la strada più semplice per imparare a illuminare il Set Fotografico.

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4. 3 fonti di luce artificiale per la fotografia: flash, fluorescenza e tungsteno

Le Luci a Fluorescenza

Ho parlato di Luce Artificiale per la Fotografia arrivando alla conclusione di potervi dire con certezza che le uniche luci davvero da evitare su un Set Fotografico sono proprio le Luci a Fluorescenza.

Ci sono almeno tre motivi per evitarle e per poter affermare con tale fermezza che sono particolarmente difficili da utilizzare.

1) Non hanno uno spettro continuo.

Se si guarda lo spettro di una lampadina standard (tungsteno o quarzo) o del sole la gradazione del colore è molto regolare e và dal rosso al blu. Se viceversa si osserva lo spettro emesso da una luce fluorescente si noteranno bande luminose che si sovrappongono. Ciò significa che la luce fluorescente restituitirà alcuni colori che saranno troppo luminosi e altri che saranno troppo scuri. Si restringe dunque quella che si definisce latitudine di posa. È estremamente difficile utilizzare luci di questo tipo per uso fotografico.

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5. Lo spettro visibile riprodotto artificialmente facendo passare un fascio di luce attraverso un prisma.

2) Le luci Fluorescenti cambiano colore con una frequenza di 1/60 di secondo.

Questo perché la rete elettrica muovendo gli elettroni in un filo in maniera alternata (AC) è inevitabile che modifichi il colore del tubo fluorescente. Se proprio le si vorrà utilizzare bisognerà tenere conto di dover utilizzare una velocità dell'otturatore di 1/30 di secondo. Più bassa quindi della velocità di refresh della lampada. L'ottimale sarebbe lavorare con tempi di posa diciamo 1/15 di secondo.

3) Il tubo della luce fluorescente cambia di colore nel tempo.

Due tubi utilizzati contemporaneamente su uno stesso set fotografico possono cambiare di colore in modi e in tempi diversi. Forse quelle a luce bianca fredda potrebbero essere un pò più stabili nel colore delle altre, ma questo non è un motivo sufficientemente buono per utilizzarle.

Detto ciò va detto pure che, ovviamente, con il digitale è molto più facile trattare una fotografia e correggere le eventuali dominanti di colore rispetto a quanto si poteva fare con la pellicola. Volendolo proprio dire la fotografia Digitale permette quasi sempre di ottenere anche con queste luci un giusto equilibrio di colori ma solo a patto che queste non si mescolino con altre fonti di luce. Per esempio con la luce del Flash, che è quasi equivalente alla luce del giorno. Lavorando così diventerebbe davvero difficile ottenere un buon risultato.

La cosa migliore da dire quindi, riguardo all'utilizzo di queste luci, è quella di evitarle ;-).

Se proprio vi piacciono o siete costretti al loro utilizzo allora utilizzatele solo per illuminare una scena fissa oppure, ultima soluzione, munitevi di filtri e gelatine (simil-verdi) con i quali filtrerete la luce dei flash in maniera tale che si avvicini il più possibile alla temperatura di colore delle fluorescenti.

Ma che senso avrebbe tutto ciò?

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Ritengo che l'argomento "Luce Fotografica" sia troppo spesso ignorato, mentre la comprensione di come questa contribuisca al buon esito dell'immagine finale credo sia essenziale.

Grazie Elio per l'interessante approfondimento, che consiglio a tutti di leggere e commentare.

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ciao. esistono dei filtri specifici che petmettono di differenziare l'effetto di flash multipli con unico potenziometro?

Ovviamente esistono le gelatine / acetati che poste su appositi supporti davanti alle "teste" del flash possono restituire effetti di luce (sagome ecc.) e di colore. Questa rappresenta la soluzione più economica accessibile a tutti.

Esistono anche dei generatori particolari (strobo) che ti fanno gestire la temperatura di colore testa per testa in maniera asimmetrica.

Anche con "fili di luce" puntiformi. Questi ultimi si utilizzano molto nelle riprese macro di gioielli e piccoli oggetti (orologi, parti meccaniche, elettroniche ecc.)

Ovviamente parliamo di strumenti non alla portata di tutti...

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